Linfoma a cellule B persistente ad alto rischio: trapianto allogenico con condizionamento non-mieloablativo a base di TBI, 90Y-Ibritumomab tiuxetano, Fludarabina
Il trapianto allogenico non-mieloablativo raramente cura il linfoma a cellule B ( linfoma non-Hodgkin a cellule B ) attivo, chemioresistente, di grandi dimensioni, o aggressivo.
E' stato ipotizzato che il trapianto allogenico non-mieloablativo con 90Y-Ibritumomab tiuxetano ( Zevalin ) faciliti la citoriduzione precoce in questi pazienti, favorendo il miglioramento a lungo termine del controllo della malattia dopo trapianto allogenico.
Un totale di 40 pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B ad alto rischio con malattia persistente hanno ricevuto 0.4 mCi/kg ( massimo, 32 mCi/kg ) di 90Y-ibritumomab tiuxetano, Fludarabina ( Fludara ), e irradiazione corporea totale ( TBI ) di 2 Gy e trapianto da donatore imparentato ( 15 ) o non-imparentato ( 25 ).
Le caratteristiche di base comprendevano: età mediana 58 anni; terapie precedenti mediane, 6; malattia chemiosensibile, 6 ( 15% ); massa maggiore a 5 cm, 17 ( 43% ); linfoma diffuso a grandi cellule B, 14 ( 35% ); e punteggio delle comorbidità maggiore a zero, 34 ( 85% ).
Le prime risposte sono state osservate in 24 pazienti ( 60%, 14 con remissione completa / remissione completa non-confermata, 10 con risposta parziale ), compresi 17 su 29 ( 59% ) con malattia resistente alla chemioterapia e 10 ( 59% ) con massa maggiore a 5 cm.
La sopravvivenza stimata a 30 mesi, la sopravvivenza libera da progressione e la mortalità senza recidiva sono state, rispettivamente, 54.1%, 31.1% e 15.9%.
La risposta precoce, la conta piastrinica basale oltre 25.000/microl, istologia indolente e donatori imparentati sono stati associati a un miglioramento della sopravvivenza.
L'aggiunta di 90Y-Ibritumomab tiuxetano a trapianto allogenico non-mieloablativo è sicura e porta a risposte precoci e a un controllo prolungato della malattia in alcuni pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B a più alto rischio. ( Xagena2011 )
Gopal AK et al, Blood 2011; 118: 1132-1139
Emo2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche migliora l’esito della sindrome mielodisplastica nei sottogruppi genetici ad alto rischio: analisi genetica del Blood and Marrow Transplant Clinical Trials Network 1102 Study
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( HCT ) nei pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) migliora la sopravvivenza...
Diversità del microbiota intestinale prima del trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche come predittore di mortalità nei bambini
La correlazione esistente tra diversità del microbiota intestinale e sopravvivenza dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( allo-HSCT )...
Prevymis a base di Letermovir per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus negli adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o a trapianto di rene
Prevymis, il cui principio attivo è Letermovir, è un medicinale antivirale utilizzato per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus...
Associazione tra funzione primaria del trapianto ed esiti a 5 anni del trapianto allogenico di isole nel diabete di tipo 1
Il trapianto allogenico di isole è una terapia validata nel diabete di tipo 1; tuttavia, nel tempo vi è un...
Enasidenib come mantenimento dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche per neoplasie mieloidi con mutazione IDH2
Le mutazioni IDH2 ( isocitrato deidrogenasi 2 ) si verificano in circa il 15% dei pazienti con leucemia mieloide acuta...
La riattivazione del citomegalovirus dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche è associata a un ridotto rischio di recidiva nella leucemia linfoblastica acuta
La riattivazione del citomegalovirus ( CMVR ) dopo trapianto di cellule ematopoietiche ( HCT ) allogenico è una complicanza frequente...
Pembrolizumab per il trattamento della recidiva della malattia dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
Un effetto del trapianto contro il tumore ( GVT ) fallito è un meccanismo comune di recidiva dopo il trapianto...